Di solito sono in primo luogo i genitori a rivolgersi al Centro Serenamente, per avere tutte le informazioni riguardo alle opportunità offerte ai figli che, per svariati motivi, si trovano in un momento di difficoltà legata alla scuola. Da quel momento insegnanti, tutor e psicologi mettono a loro disposizione le proprie competenze per aiutarli.
Questo può avvenire sia attraverso l’aiuto concreto nello studio, sia attraverso incontri in cui poter prendere in considerazione anche gli aspetti emotivi legati alla scuola, soprattutto nei casi in cui le difficoltà sono legate a quadri più complessi come nel caso dei Disturbi Specifici dell’apprendimento (DSA) o dei Bisogni Educativi Speciali (BES). I protagonisti sono soprattutto gli studenti, nel loro percorso orientato all’autonomia. E ai genitori chi ci pensa?
È proprio questo il titolo dell’incontro che l’equipe di psicologhe del Centro Serenamente ha proposto, con l’intento di fornire un’occasione di riflessione e condivisione riguardo all’essere genitori di ragazzi con difficoltà di apprendimento.
La serata ha previsto l’alternarsi di suggestioni diverse (attraverso scene tratte da film, immagini, musica) con momenti di condivisione, confronto e discussione guidati dalla dott.ssa Milena Cammarata. Gli interventi dei genitori, per la maggior parte rivolti al passato e alla storia vissuta a fianco dei propri figli, hanno riguardato spesso l’incontro-scontro con il mondo della scuola, fino all’emergere in molti casi del rifiuto nei confronti dello studio e della convinzione di “non avere speranza”, di “non potercela fare”.
Questo ha spesso portato i genitori a prendere consapevolezza di aver bisogno di un aiuto specializzato per fornire ai propri figli degli strumenti utili per poter rimettersi in cammino, “come a chi manca la vista e mette gli occhiali” ha proposto un genitore. Durante la serata i partecipanti hanno espresso anche le preoccupazione per il futuro dei propri figli: “come farà ad affrontare il mondo?”, “sarà in grado di reggere il peso che ha sulle spalle?”.
Infine la discussione ha preso in considerazione “che cosa può fare un genitore” per aiutare un figlio che si trova in un momento difficile della propria vita. Il confronto ha messo in luce la possibilità di essere un punto di riferimento nel percorso di crescita dei ragazzi, che hanno molte qualità oltre all’avere difficoltà di apprendimento, cercando di riuscire a trovare un “equilibrio tra il sostituirsi e il sottrarsi”, come ha suggerito una madre.
Alla fine dell’incontro i partecipanti hanno messo in evidenza quanto questa esperienza sia stata per loro unica: hanno avuto l’opportunità di condividere i propri pensieri con altri genitori, ascoltare diverse esperienze, cogliere spunti di riflessione utili per la propria esperienza. In generale i partecipanti si sono mostrati desiderosi di ripetere questo tipo di attività per approfondire nuove tematiche: per questo che il Centro Serenamente offrirà a breve nuove proposte in merito.