La pandemia ha imposto a tutti numerosi cambiamenti e ha creato una nuova “normalità” fatta di dinamiche particolarmente complicate da accogliere e gestire.

Da una recente metanalisi condotta dalla Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf) è infatti emerso come, in seguito a tale periodo, l’età dell’adolescenza rappresenti un momento particolarmente sensibile rispetto alla possibile manifestazione di sintomi depressivi e difficoltà riconducibili alla presenza di un disturbo d’ansia. In una fase molto delicata dello sviluppo, durante la quale le prime esperienze, gli incontri e le relazioni sono più che mai importanti, i processi scatenati dalla situazione di emergenza sanitaria possono essere associabili a quelli prodotti da un lutto e possono dunque produrre ricadute a lungo termine sulla vita dei giovani che hanno attraversato il periodo pandemico. Da un punto di vista clinico, per effetto delle restrizioni sono aumentate le manifestazioni di ansia e depressione, i casi di fobia scolastica, i disturbi alimentari e le somatizzazioni.

In uno studio pubblicato dal Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry condotto su un campione di 1500 bambini e adolescenti é stato possibile notare come il tempo rappresenti una dimensione particolarmente importate nel prevenire e/o arginare la presenza di sintomatologia correlata allo stress vissuto durante il periodo pandemico. Infatti, dai dati é emerso come la presenza in giovane età di una sintomatologia depressiva tenda a produrre pesanti ricadute sulla vita psichica futura, soprattutto nei casi in cui non sia stato possibile agire tempestivamente sulle difficoltà manifestate dal bambino/ragazzo.

I dati riportati confermano la necessità dei giovanissimi di essere aiutati in maniera tempestiva ed efficace per far fronte al disagio esperito e arginare le possibili conseguenze negative che possono insorgere da questo momento critico per il loro sviluppo.

Negli ultimi due anni il Centro Serenamente ha potuto toccare con mano questa realtà: sempre più spesso arrivano al nostro Centro famiglie che si trovano in situazioni di disagio in quanto i figli si rifiutano di proseguire il percorso di studi a causa della presenza di ansia e fobie scolari vere e proprie.


Come si può intervenire in questi casi delicati? La soluzione é la creazione di un percorso personalizzato attraverso il quale lo studente si prepara per sostenere l’esame di ammissione alla classe successiva da privatista. Tale percorso comprende la costruzione di un team di lavoro che si avvale della presenza di insegnanti, specifici e competenti per materia, e un tutor, il quale seguirà il ragazzo nel percorso supportandolo dal punto di vista motivazionale, organizzativo e didattico. In aggiunta, lo studente ha la possibilità di frequentare l’aula studio del Centro, dove gli sarà possibile proseguire i lavori iniziati a lezione in un ambiente confortevole e tranquillo nonché ricevere il supporto degli educatori sempre pronti ad aiutare e sostenere in caso di dubbi o difficoltà. Oltre a ciò, il percorso è sempre supervisionato da una delle psicologhe del Centro, la quale segue in maniera diretta i ragazzi attraverso la strutturazione di percorsi terapeutici o, laddove necessario, si interfaccia con la rete di supporto esterna che ha già un progetto in atto con lo studente e il suo nucleo familiare. 


Questi percorsi di homeschooling prevedono dei piani educativi personalizzati e sono pensati per mettere il singolo individuo al centro del suo processo educativo. I risultati di tale pratica sono evidenti: non solo vi è un cambiamento sul piano scolastico in termini di rendimento e prestazioni, ma anche dal punto vista della crescita personale i ragazzi acquisiscono una maggiore sicurezza e un atteggiamento più propositivo e consapevole rispetto ai propri bisogni di apprendimento.

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