Si è finalmente giunti al termine dell’Anno Scolastico: è tempo di bilanci, riflessioni, speranze e timori, interrogativi sul futuro. Ogni studente si affaccia ai mesi estivi con differenti emozioni, talvolta non positive, dettate spesso dai risultati ottenuti. I debiti formativi costituiscono uno dei possibili scenari con cui i ragazzi si devono confrontare… Ed è proprio sul loro significato formativo che ci vogliamo soffermare.

La prospettiva di dedicare i caldi mesi estivi allo studio non risulta sicuramente allettante, soprattutto se i propri amici possono divertirsi in spiaggia spensierati, lontani dai libri e vicinissimi al mare. Proprio a fronte della scarsa motivazione, del sentimento di rassegnazione che può verosimilmente accompagnare la notizia del debito formativo, è essenziale riuscire a cogliere l’opportunità di crescita e riorganizzazione del proprio studio, offerta dagli esami di riparazione.

La situazione può essere affrontata e vissuta in modi completamente diversi. Il nostro intento è quello di fornire qualche piccolo (ma valido) consiglio affinchè essa sia fronteggiata dalla famiglia strategicamente, con positività e impegno.

Un primo passo per il ragazzo è chiedersi il perché dell’esito negativo, concedendosi il tempo per riflettere costruttivamente sul proprio percorso scolastico, focalizzandosi sulla metodologia di studio impiegata nella specifica materia, nell’anno appena concluso. Lo studente che risulta essere in grado di attribuire il proprio insuccesso a cause controllabili (impegno, tempo dedicato allo studio, costanza, metodologie e strategie di apprendimento), affronterà lo stesso in modo più positivo, traendone un insegnamento importante.

La seconda mossa consiste nell’assumere una prospettiva di crescita: il debito formativo non è un fallimento dello studente come persona, bensì un chiaro segnale che qualcosa nel suo operato scolastico non è stato funzionale all’apprendimento. Ciò è essenziale per non cadere in stati di demotivazione che porterebbero a ostacolare ulteriormente il recupero.

Il debito formativo quindi, non è da considerarsi una punizione, ma una possibilità di crescita da cogliere e sfruttare positivamente. 

Un ruolo fondamentale è giocato dalla famiglia… Restate connessi perchè nei prossimi giorni pubblicheremo degli utili consigli anche per i genitori!

 

 

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